Torna l’appuntamento con Imu e Tasi, anche se questa volta non riguarderà i titolari di immobili adibiti a abitazione principale, con l’eccezione di immobili di lusso, ville, castelli e terreni agricoli. La scadenza del 16 giugno (acconto) e del 16 dicembre (saldo) riguarda pertanto i titolari di fabbricati e di aree edificabili.
Stando al funzionamento attuale, la base di calcolo dei fabbricati saranno le rendite catastali, mentre quelle delle aree edificabili saranno i valori di mercato. L’acconto andrà determinato sulla base delle aliquote e delle detrazioni deliberate dai comuni nel corso del 2015, e andrà pagato attraverso il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale.
Simile è l’approccio della Tasi, il cui acconto va pagato entro il 16 giugno, e il saldo entro il 16 dicembre. Gli obbligati al versamento sono i titolari di fabbricati e di aree edificabili, mentre sono esclusi dal prelievo i possessori e i detentori di immobili adibiti a abitazione principale. Il canale di pagamento è, anche in questo caso, rappresentato dal modello F24 o dal bollettino di conto corrente postale.
Si tenga anche conto che Imu e Tasi hanno in comune le stesse agevolazioni per gli immobili concessi in uso gratuito a parenti in linea retta, entro il primo grado, e per quelli locati a canone concordato.
Per poter disporre di maggiori informazioni su Imu e Tasi, sui modelli da utilizzare per effettuare il pagamento, e sulle altre caratteristiche delle due imposte e tasse, vi consigliamo di consultare il sito internet dell’Agenzia delle Entrate e, in caso di dubbi, contattare il call center del Fisco.