Telecom Italia ha appena comunicato i suoi risultati trimestrali, affermando di aver chiuso il terzo trimestre 2016 con dei risultati che hanno beneficiato in misura considerevole di un rafforzamento della domanda e di una stabilizzazione dell’ARPU (cioè, dell’indicatore che misura i ricavi medi per unità) sul mercato domestico oltre che dei buoni dati della controllata brasiliana Tim.
In particolare, sul mercato domestico, il Gruppo telefonico tricolore ha annunciato di aver realizzato il miglior trimestre dal 2007, e di aver chiuso il periodo con un aumento dei ricavi dell’1 per cento a 3,79 miliardi di euro, e dell’EBITDA del 7,9 per cento a 1,81 miliardi di euro. Ancora, la società ha comunicato che nel corso dello stesso terzo trimestre l’EBITDA di gruppo è salito dell’8,5 per cento a 2,2 miliardi di euro e i ricavi dell’1,4 per cento a 4,8 miliardi di euro; il debito finanziario netto a fine settembre si è ridotto di 779 milioni di euro rispetto a fine giugno e si è attestato a 26,7 miliardi di euro.
Per quanto concerne invece il target, il management ha confermato l’obiettivo di un aumento organico nella parte bassa di una cifra percentuale (low single digit) per l’EBITDA domestico nel 2016.
Si tratta comunque di risultati molto convincenti, che hanno rispettato le attese di una buona parte degli analisti. Oltre allo sviluppo positivo del fatturato, aumentato di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sollievo è stato espresso per il buon sviluppo della redditività, con l’EBITDA che è balzato del 7,9 per cento per quanto concerne le prestazioni della singola società, e dell’8,5 per cento per quanto riguarda i risultati consolidato, dell’intero gruppo.