Unicredit ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre 2017 con un livello di utile netto pari a 907 milioni di euro, per una soglia che è dunque stata migliore delle attese dei principali analisti di mercato. Ancora, la società ha annunciato che il CET1 fully loaded al 31 marzo, ovvero dopo l’aumento di capitale da 13 miliardi di euro, è stato pari all’11,45 per cento, contro il 7,54 per cento del 31 dicembre. Il CET1 supera inoltre il 12 per cento tenendo conto delle cessioni di Pioneer e Pekao.
Ancora, tra gli altri dati elaborati dalla società, le rettifiche su crediti sono calate dell’11,8 per cento a 670 milioni di euro, i ricavi sono saliti dell’11,7 per cento su trimestre a 4,8 miliardi di euro. Il margine di interesse si è attestato a 2,6 miliardi di euro, le commissioni a 1,5 miliardi di euro, in crescita di 4,5 per cento anno su anno. Per il 2017 la banca conferma il target di CET1 fully loaded oltre il 12 per cento e un margine di interesse a 10,2 miliardi di euro.
Sempre in materia di crediti, nei 12 mesi quelli deteriorati lordi hanno mostrato una flessione del 30 per cento a 55,3 miliardi di euro, mentre le sofferenze si sono attestate a 31,1 miliardi di euro.
Ancora, nel comunicato viene precisato come alla fine del mese di maggio l’istituto abbia concluso un accordo con operatori specializzati per la commercializzazione e valorizzazione di un portafoglio immobiliare del valore di 1,5 miliardi di euro circa. L’operazione rientra nell’ambito del piano Transform 2019 varato a dicembre per la riduzione dei crediti deteriorati. Infine, Unicredit conferma di aver perfezionato la cessione della partecipazione pari al 32,8 per cento detenuta nella banca polacca Bank Pekao al prezzo convenuto di 123 zloty per azione e quindi per un corrispettivo complessivo di 10,6 miliardi di zloty (2,5 miliardi di euro circa).