Si chiama Anywhere Scribbler, e rappresenta il prototipo di colui che prende appunti… annotandoli ovunque. Ma è davvero un buon metodo? O sarebbe opportuno cambiare tecnica di annotazione degli appunti, preferendo magari qualcosa di più omogeneo?
In realtà, quando ti viene in mente una cosa da fare, nessun tovagliolo, ricevuta o biglietto di auguri è al sicuro dai tuoi graffiti. Si tratta di un tipo di memorizzazione che infatti è apprezzato da tantissime persone, perché è apprezzabile la sua velocità e la sua comodità rispetto a tutto il resto. Di fatti, è innegabile come sia molto semplice prendere appunti in questo modo: è sufficiente raggiungere il più vicino utensile da scrittura e i primi fogli di carta che si vedono. E guai a pensare che si tratti di un modo di annotazione poco elegante: non c’è d’altronde nulla di male nel trarre vantaggio dall’ispirazione, tanto che alcuni dei migliori pensieri sono stati scritti proprio sul retro di un tovagliolo.
Ad ogni modo, anche in questo caso c’è qualcosa che potete fare per poter ottenere il massimo dal tuo metodo.
In particolare, dal momento che è facile smarrire pezzi di carta e finire per dimenticare i punti presenti nella tua lista, gli “scribacchini” traggono maggior beneficio dal consolidamento delle loro liste in un posto centrale. Insomma, va bene scrivere i propri pensieri sul tovagliolo del bar, ma è poi opportuno cercare di riporre tali fogli in un posto facile da raggiungere, come uno scompartimento della borsa o del portafoglio, che può garantire che le tue cose da fare non vengano sballottate. Una cosa ancora migliore: crea un rituale giornaliero durante la colazione, prima di andare a letto o in viaggio, al fine di consolidare le liste in un blocco note da riporre nella borsa, nel vano portaoggetti o nella sezione note del telefono.