Stando a quanto affermato Malaria No More UK, organizzazione internazionale no profit fondata per contrastare la malaria, le vittime di questa tremenda malattia sono ancora troppe. Tant’è vero che, sostiene l’organizzazione, nel mondo continuano a morire un bambino ogni 2 minuti, per un totale di 430 mila persone l’anno.
Un numero drammatico, che viene alimentato ogni giorno dal ruolo della zanzara come vettore della malaria. Dal momento della scoperta di tale “funzione” dell’insetto, gli scienziati hanno cercato, negli anni, di attivare delle strategie medico-sanitarie sempre più efficaci per poter combattere la diffusione di uno dei principali elementi di morte nelle regioni calde e temperate. Tuttavia, nonostante ciò, molto rimane ancora da fare per poter sensibilizzare la popolazione e porre in essere i provvedimenti più opportuni.
Ed è sempre per le ragioni di cui sopra che Malaria No More UK negli ultimi giorni ha organizzato il c.d . Mosquito Day, un’occasione per “riflettere su quanto si possa e debba ancora fare per debellarla”. L’organizzazione, nelle conferenze di presentazione dell’evento, si è detta in modo convincente in prima linea nel sostegno al Fondo Globale, un organismo multilaterale internazionale che mira a sradicare malaria, tubercolosi e AIDS dal mondo.
Per quanto concerne i prossimi appuntamenti, il 16 settembre 2016 a Montreal, in Canada, avrà luogo la quinta conferenza per il rifinanziamento del Fondo Globale: un intervento che punta a reperire almeno 13 miliardi di dollari per il triennio 2017-19 e, grazie all’impegno di società civile, governi e settore privato, conquistare l’ambizioso obiettivo di cancellare la malaria dal mondo, come già accaduto in Europa, che dallo scorso anno può ben definirsi libera dalla patologia.
Un obiettivo ambizioso, cui l’Italia parteciperà attraverso un proprio personale sforzo.